Lo sviluppo corretto del corpo passa da un’adeguata abitudine posturale in tutti i contesti della vita quotidiana
Sottostimare i possibili problemi di una postura scorretta in età pediatrica può portare rischi al bambino di oggi e all’adulto di domani?
Il periodo più critico in cui queste condizioni possono manifestarsi è quello tra la 3^ elementare e la 3^ media, momento in cui i bambini si trovano a dover affrontare una parte difficile della loro fase di crescita e in cui potrebbero manifestarsi alterazioni a carico dello scheletro, per lo più alla colonna vertebrale come scoliosi, cifosi o lombalgia ma anche ad altri distretti come piedi piatti o dolori articolari. Nella foto in alto alcuni esempi di scoliosi ad “esse” e alterazioni a carico della volta plantare.
Lo sviluppo corretto del corpo passa però da un’adeguata abitudine posturale in tutti i contesti della vita quotidiana ed è quindi importante educare i figli ad una postura corretta in questo senso.
Attività quotidiane che quindi potrebbero sembrare banali come fare i compiti, guardare la tv sul divano, fare attività sportiva o stare seduti a scuola senza le dovute precauzioni potrebbero avere serie ripercussioni sul suo sviluppo posturale.
Secondo l’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale (ISICO) circa il 95% dei genitori si preoccupa di come stanno seduti i figli, senza però sapere come intervenire concretamente.
Affrontare il problema da piccoli però, durante il periodo di crescita del bambino, è utile non solo per porre le condizioni di prevenzione a una scorretta crescita, ma anche per educarlo ad un corretto portamento (postura) e comportamento (sedere a scuola, a casa o muoversi correttamente).
Secondo il Decalogo dei Bambini, redatto sempre dall’ISICO, per proteggere quindi una schiena che cresce è opportuno muoversi poiché il movimento (correre, giocare, fare sport, ginnastica adattivo-preventiva …) è la ricetta vincente per una schiena sana.
È quindi importante valutare ed intervenire preventivamente in questo senso, per identificare eventuali problematiche, per individuare potenziali alterazioni o disturbi iniziali ancora modificabili e per liberare i genitori dal peso del “non me ne ero accorto”.
La fisioterapia e l’educazione posturale possono essere una valida arma contro queste alterazioni e un formidabile alleato nella loro prevenzione!
Ricordiamo che la postura è la posizione del corpo nello spazio e per arrivare a ciò intervengono non solo muscoli e scheletro, ma molteplici strutture, ad esempio numerosi organi di senso come gli occhi, l’orecchio o la mandibola.
Con un approccio di tipo posturale si può quindi agire sui dismorfismi del sistema muscoloscheletrico, prevenendo stati dolorosi come lombalgia o fascite plantare, che riducono fortemente la qualità della vita di chi ne viene colpito.
È possibile analizzare la morfologia corporea e favorirne lo sviluppo, migliorare la qualità del movimento ed acquisire una piena consapevolezza del proprio corpo, con benefici globali su altre funzioni, quali quella cardiaca e respiratoria e sullo sviluppo verso l’età adulta.
Concludendo, l’approccio posturale correttivo e preventivo, mediato da adeguati e formati specialisti, si pone due obiettivi:
1) intervenire e correggere là dove la deformità si sta definendo,
2) prevenire ed insegnare schemi posturali da riproporre nella vita quotidiana!
Prendiamoci cura della nostra schiena!
Dott. Stefano Guaraldi
Fisioterapista con master in “Cure palliative pediatriche e terapia del dolore” Attualmente impegnato presso l’Ospedale Bellaria di Bologna.
Formato in Fisioterapia Pediatrica che pratica presso il Poliambulatorio Fisio Line di Modena (osservazione, trattamento e riabilitazione in età pediatrica (dal piede piatto alla scoliosi)